
Devi farti notare al meglio? La soluzione è il rebranding!
La nostra Graphic Designer Senior Barbara oggi ti racconta una delle azioni fondamentali per dare una nuova immagine alla tua azienda, sia online che offline.
Sentiamo dalle parole di Barbara che cos’è il rebranding.
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IL REBRANDING: UNA NUOVA IMMAGINE PER LA TUA AZIENDA
Il logo è l’elemento più importante nella brand identity, ovvero la vecchia cara immagine coordinata: è la tua finestra sul mondo, sostanzialmente l’insieme degli elementi visivi, percettivi ed emozionali ai quali tu e la tua Azienda siete associati.
Oggi però non vorrei parlare di brand identity (di cui ti parlo qui) e di come si procede per creare un logo ex novo; voglio parlarti invece del rebranding, quel processo che sottopone la tua immagine aziendale a una vera e propria metamorfosi, trasformando l’identità del tuo brand da bruco a farfalla.
Il rebranding è il processo di rinnovamento dell’intera immagine coordinata (il brand) di una azienda, finalizzato ad evolvere la percezione di quel brand da parte dell’utenza.
Il rebranding è un processo creativo e di analisi, con obiettivo molto “venali”:
- innalzare il valore percepito di un brand, e di conseguenza,
- aumentare le vendite dell’azienda
Quasi sempre il processo di rebranding inizia con il modificare il logo ma in generale si può ripensare l’intera l’immagine aziendale, e a volte (in casi estremi!) si arriva addirittura a ripensare persino il nome del brand.
Il logo è l’elemento catartico che farà spuntare le ali alla nostra farfalla, attraverso un accurato restyling, una bella restaurata per intenderci.
Come ho detto, il processo di rebranding non è solo creativo, ma c’è un grande lavoro di analisi e strategia, sia prima che durante.
Al di là del lavoro di grafica, infatti, ci sono una serie di considerazioni che l’azienda, insieme al grafico e al consulente strategico, deve andare a fare, altrimenti si rischia di inficiare l’efficacia del lavoro stesso.
Tenendo a mente quali sono gli obiettivi aziendali di business e di marketing, si analizzano le caratteristiche e i punti di debolezza del marchio per poterlo cambiare in maniera strategica, efficace, coerente e rappresentativa di ciò che l’Azienda vuole raccontare.
In anni di esperienza come graphic designer, ho visto tante volte che, per un’Azienda, molto spesso cambiare logo è un po’ come abbandonare un figlio: per quanto brutto storto e sgangherato, si sa, ogni scarrafone è bello a mamma sua.
Ma su questo voglio rassicurarti, spiegandoti perché dovresti voler cambiare logo e immagine aziendale.
Perché un’azienda dovrebbe cambiare logo?
Piccola premessa ma importante: non sempre il completo restyling è consigliato.
Gran parte del lavoro iniziale di cui ti parlavo prima, consiste nel considerare l’ambito in cui la tua realtà aziendale si colloca, e soprattutto il target. Va sempre preventivamente esaminato a fondo il mercato di riferimento, e va tenuto conto del valore storico intrinseco che un marchio porta con sé.
Alcuni settori, ad esempio, per loro natura sono basati su tradizione e solidità per cui l’introduzione di cambiamenti va presa con le pinze. Ad esempio, non mi sentirei di proporre un improvviso e radicale stravolgimento d’immagine alla Scuola di Hogwarts!
Ma a parte questi casi particolari, e a parte il mio amato Harry Potter, ecco 5 validi motivi per cui un’azienda dovrebbe considerare fortemente di cambiare logo:
1. L’immagine è diventata obsoleta, demodé
Questo è il principale dei motivi per cui andrebbe preso seriamente in considerazione il rebranding.
Molte importanti Aziende rinnovano costantemente il loro marchio:
- per essere al passo con i tempi,
- per essere più rappresentative dell’epoca storica che stanno attraversando,
- per rimanere fresche ed attraenti allo sguardo dei clienti.
Pensiamo ad Apple, Pepsi o la nostra Barilla: sono tutti esempi perfetti di brand in continua evoluzione, che non hanno alcun timore ad aggiornaris costantemente.
Questo perché cambiare il logo significa soprattutto vendere un’idea, un sogno, una storia unica e distintiva, differenziarsi ed emergere tra i tuoi competitor.
2. Una cattiva reputazione
Il brand ha acquisito una cattiva reputazione, che sia a causa della comunicazione o delle proprie azioni aziendali?
In questi casi, se stai facendo ammenda dei tuoi errori imprenditoriali e vuoi veramente mostrare che sei pronto a “redimerti”, è essenziale un cambiamento radicale. Un cambiamento che dirà ai tuoi clienti: “da oggi abbiamo un approccio nuovo”.
In molti l’hanno fatto, con ottimi risultati, ma c’è una condizione (ovviamente): non puoi pensare di darti una bella verniciata e continuare a comportarti come prima. Il tuo nuovo vestito delle feste sarà credibile solo se sotto c’è un fisico adeguato. In parole povere: mettere a nuovo la tua immagine, funzionerà solo se questa sarà coerente con un’effettiva evoluzione dei tuoi comportamenti aziendali.
3. Fusioni e nuovi asset aziendali
In caso di ristrutturazioni, fusioni, o qualsiasi altra modifica profonda dell’asset istituzionale, può essere strategico pensare ad un rebranding che conservi elementi iconici visivi appartenenti alle precedenti singole realtà e arrivi a fonderli in qualcosa di nuovo, ma che mantenga il sentiment del passato.
Questi elementi potrebbero essere i colori, la forma, il lettering o altro ancora: combinati sapientemente insieme, creeranno un nuovo scintillante marchio, che l’utente sarà comunque in grado di identificare immediatamente come “conosciuto”.
4. Riposizionamento sul Mercato
Potrebbe darsi che tu voglia cambiare approccio al mercato, magari ampliando la produzione, o esplorando nuovi mercati.
In questo caso, il tuo attuale logo, per quanto ti piaccia, potrebbe portare con sé delle limitazioni, addirittura ostacolare il messaggio che invece dovrebbe contribuire a veicolare.
Per questo devi permettergli di crescere, evolversi e trasformarsi nel paladino della tua immagine. Parafrasando un famoso detto, grazie al rebranding puoi avere una seconda occasione per fare una prima buona impressione!
5. Un logo nato male
Succede più spesso di quanto dovrebbe (purtroppo!): un po’ per superficialità, un po’ per inesperienza, può capitare che in buona fede l’azienda affidi la sua immagine nelle mani di un grafico improvvisato, ritrovandosi poi con un logo scopiazzato, non pensato e in definitiva completamente inefficace. In questo caso, è vitale correre al più presto ai ripari e affidarsi questa volta ad un professionista, che risolva la situazione con la giusta competenza.
Per concludere, prima o poi il marchio della tua azienda dovrà cambiare, aggiornarsi, insomma rifarsi il trucco. A volte ci serviranno impegnativi interventi di makeup, altre sarà sufficiente un po’ di lucidalabbra et voilà!
Se senti di essere pronto a rinnovare l’immagine della tua azienda, devi essere pronto a ripulire, ad eliminare qualcosa, tra cui quel logo che hai sempre ritenuto perfetto ma che ad oggi non funziona più, non veicola il messaggio corretto e in definitiva non contribuisce ad aumentare i tuoi profitti.
Ecco, il mio lavoro, tra le altre cose, consiste in questo: parlare con te, identificare il problema, esprimere al meglio la tua identità aziendale che tu abbia 10000 dipendenti o lavori da solo.
Per fare un buon lavoro occorre esperienza, attenzione ai dettagli e collaborazione tra i soggetti coinvolti nel processo creativo. Se vuoi scoprire come, sono a tua disposizione. 😉
Barbara Santini_graphic designer